18 luglio 2011

Il direttivo della Fondazione “Populorum Progressio” riunito in Brasile. Incontro annuale per deliberare il finanziamento di nuovi progetti

CITTA' DEL VATICANO (ZENIT.org).- Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione “Populorum Progressio” si riunirà a Belém do Pará, in Brasile, dal 19 al 22 luglio per il suo incontro annuale.
Un comunicato del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, al quale la Fondazione è affidata fin dalla sua nascita, nel 1992, riferisce che la riunione avrà luogo presso il Monastero della Trasfigurazione di Castanhal.
Come ogni anno, ricorda la nota, i presuli che compongono il Consiglio d'Amministrazione “sono chiamati a deliberare il finanziamento di progetti in favore delle comunità indigene, meticcie ed afroamericane contadine dell'America Latina e dei Caraibi”.
Membri del Consiglio sono il Cardinale Robert Sarah, Presidente della Fondazione in quanto Presidente di “Cor Unum”; il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico) e Presidente del Consiglio; monsignor Edmundo Luis Flavio Abastoflor Montero, Arcivescovo di La Paz (Bolivia); monsignor Alberto Taveira Corrêa, Arcivescovo di Belém do Pará (Brasile); monsignor Antonio Arregui Yarza, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador); monsignor José Luis Astigarraga Lizarralde, Vicario Apostolico di Yurimaguas (Perù); monsignor Óscar Urbina Ortega, Arcivescovo di Villavicencio (Colombia); monsignor Segundo Tejado Muñoz, Rappresentante del Pontificio Consiglio “Cor Unum”.
La Fondazione riceve i fondi per finanziare i progetti soprattutto dal Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione celebra tradizionalmente la propria riunione annuale in un Paese dell’America Latina per conoscerne meglio la realtà e per rendere note le proprie attività presso le Chiese particolari.
Visto che quest’anno l’evento si tiene in Brasile, indica la nota vaticana, “sarà dedicata speciale attenzione alla situazione degli indigeni, numerosi nel Paese, e a quelle fasce di popolazione che versano in condizioni di maggiore povertà”.
Particolare rilevanza avranno inoltre le indicazioni pastorali già accolte dalla Fondazione e provenienti dal Documento conclusivo della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e del Caraibi, svoltasi ad Aparecida (Brasile) nel 2007.
Il 19 luglio il Consiglio analizzerà la situazione socio-politica ed ecclesiale dei vari Paesi latinoamericani, per inquadrare meglio le necessità alle quali i vari progetti finanziati dalla Fondazione sono chiamati a rispondere. Quel giorno si terrà anche una solenne celebrazione nella nuova Cattedrale di Castanhal, su invito del Vescovo, monsignor Carlo Verzeletti.
Il 20 e il 21 luglio verranno invece esaminati dettagliatamente ed eventualmente approvati i singoli progetti presentati dai Vescovi dei vari Paesi.
Quest’anno sono stati presentati 216 progetti, per un valore di 2.980.470 dollari statunitensi, da parte di 19 Paesi. I Paesi che ne hanno presentati di più sono Colombia (50) Brasile (43), Perù (23), Ecuador (18) ed El Salvador (13).
Il documento vaticano sottolinea che “è auspicabile che sottopongano progetti anche quei Paesi dove vivono comunità indigene in situazioni di emarginazione particolarmente difficile, nelle periferie delle grandi metropoli latinoamericane, come anche in zone particolarmente impervie e luoghi meno facilmente raggiungibili”.
Queste iniziative, aggiunge la nota, “serviranno a rispondere alle necessità in vari settori: produzione (agricoltura e allevamento, artigianato, microimprese); infrastrutture comunitarie (acqua potabile, latrine, saloni comunitari); educazione (formazione, attrezzature scolastiche, pubblicazioni); sanità (campagne di prevenzione, attrezzature mediche per dispensari); edilizia (centri educativi e sanitari)”.

Fonte: www.zenit.org 

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