7 luglio 2011

Il Pontificio Consiglio per i Migranti: il turismo, momento importante di evangelizzazione e dialogo


“Turismo e avvicinamento delle culture”: questo il tema della Giornata mondiale del turismo, che si celebra il 27 settembre. In vista di questa ricorrenza, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha pubblicato un messaggio in cui si ribadisce l’importanza del turismo come momento di dialogo e di evangelizzazione. Annunciato, infine, il 7.mo Congresso mondiale di pastorale per il turismo, che si terrà in Messico nel 2012. 
Sono più di novecento milioni le persone che oggi compiono viaggi internazionali. Una cifra notevole di fronte alla quale, scrive il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, è necessario riflettere sull’importanza del viaggio come incontro fra le diverse culture del mondo. “Turismo e avvicinamento delle culture”, dunque, il tema scelto per la Giornata mondiale di quest’anno, proprio per ribadire, sulla scia di Benedetto XVI, che “occorre fare in modo che le persone accettino non soltanto l’esistenza della cultura dell’altro, ma desiderino anche riceverne un arricchimento”. Perché il turismo, si legge nel messaggio, è “un’occasione privilegiata” di “autoeducazione personale, di mutua tolleranza e di accostamento alle legittime differenze tra popoli e culture”.
Ma su cosa si basa il dialogo? Il dicastero vaticano lo ribadisce: sull’ascolto e sul rispetto, evitando pregiudizi ed esclusioni, superficialità e parzialità. E tale atteggiamento deve essere reciproco: prima di partire, il turista si informi sul luogo che visiterà e chi lo accoglie rispetti le sue aspettative.
In quest’ambito, prosegue il messaggio, la Chiesa ha molto da offrire, poiché “il patrimonio culturale che nasce dall’esperienza della fede, dall’incontro fra la cultura e il Vangelo” è immenso e va presentato “nella sua autenticità”, nella sua “vera natura religiosa”. “Anche in campo culturale – come dice il Papa – il cristianesimo ha da offrire a tutti la più potente forza di rinnovamento e di elevazione, cioè l’Amore di Dio”.
Cosa fare dunque? Il Pontificio Consiglio dà indicazioni chiare: elaborare itinerari turistici adatti ai luoghi sacri, predisporre strutture di accoglienza adeguate, formare spiritualmente ed culturalmente le guide turistiche, pensare alla possibile creazione di un’organizzazione di guide cattoliche ed elaborare dépliant, siti web e riviste specializzate sul patrimonio artistico della Chiesa. Tutto questo perché il turismo religioso sia inteso come “una piattaforma per realizzare l’annuncio chiaro ed esplicito di Gesù Cristo”.
Infine, il messaggio – a firma del presidente e del segretario del dicastero, mons. Antonio Maria Vegliò e mons. Joseph Kalathiparambil – si conclude con l’annuncio del settimo Congresso mondiale di pastorale del turismo che si terrà a Cancún, in Messico, dal 23 al 27 aprile 2012.

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