22 novembre 2012

RMG - Io ricordo sr. Troncatti così: il racconto di un testimone 2/2


(ANS – Roma) – Con emozione il sig. Cosimo Cossu, salesiano coadiutore ricorda quel lunedì del 25 agosto 1969, giorno della morte di sr. Maria Troncatti. Allora 28enne, il sig. Cossu aveva un rapporto di tutta confidenza con la futura beata; lui la chiamava “abuelita” (nonnina) e lei, a sua volta, lo chiamava “Cosmito”.
Don Angelo Botta, allora Ispettore dei Salesiani dell’Ecuador di Quenca, dopo l’incendio doloso che distrusse la palazzina dei salesiani nella notte tra il 4 e il 5 luglio, lasciò il sig. Cossu e don Krovina a Sucùa inviando invece don Pedro Gabrielli e don Jan Shutka sulla costiera.
Il mattino del 25 agosto 1969 il sig. Cossu fu chiamato dalla direttrice delle fma, sr. Margherita Haro, per risolvere un piccolo problema: sr. Maria non voleva partire per gli esercizi spirituali. Una frana aveva ostruito la strada ed era necessario, quindi, prendere l’aereo. Il viaggio sarebbe costato un bel po’ e questo non piaceva a sr. Maria e, poi, lei preferiva la compagnia TAO a dispetto della SAN e quella mattina non erano previsti voli della TAO.
Il sig. Cossu riuscì a convincere sr. Maria. “Grazie, Cosimo, sapevo che a lei non poteva dire di no”, disse la direttrice quando apprese il buon esito della mediazione. Mentre sr. Maria preparava la valigia, il sig. Cossu, insieme al dottor Contreras, un giovane medico appena laureato che faceva servizio nell’ospedale salesiano, si recò all’aeroporto, che distava 3 km e mezzo, per prendere i biglietti.
Ritornato all’opera salesiana trovò sr. Maria già pronta sulla porta. La jeep fece subito manovra e, fatte salire le tre suore sr. Maria, sr. Blanca e sr. Imelda, corse verso la pista fermandosi a pochi metri dalla scaletta dell’aereo che con sorpresa era proprio della TAO. “Abuelita, si vola con TAO! È contenta?”, esclamò il sig. Cossu, “Ah Cosmito, che bello, ora sono tranquilla!” fu la risposta di sr. Maria.
Mentre l’aereo procedeva al rullaggio, il sig. Cossu e il dott. Contreras fecero ritorno all’opera salesiana. Ma, appena arrivati e ripresi i rispettivi lavori, furono raggiunti dalla tragica e triste notizia dello schianto dell’aereo.
Il dott. Contreras aveva preceduto il sig. Cossu sul luogo dell’impatto. L’aereo appena decollato, a una 15 di metri, iniziò ad avere problemi di stabilità; la manovra disperata dei piloti per evitare un albero causò l’impatto sul suolo e l’apertura del portellone. “I sedili dove erano sedute, una accanto all’altra, sr. Maria e sr. Blanca si staccarono e furono scaraventai fuori; sr. Maria morì all’istante, sr. Blanca, si fratturò la spina dorsale. – racconta il sig. Cossu - Sr. Imelda, rimasta seduta nell’aereo, era illesa, scioccata, nemmeno un graffio. Uno dei motori continuava a funzionare facendo un fracasso infernale e costituendo un pericolo per tutti. La gente aveva paura”.
Il dott. Contreras costatò subito la morte di sr. Maria, “ma da bravo medico qual era, non disse niente se non: ‘È svenuta, portatela all’ospedale’”. E così, mentre sr. Blanca, i due piloti, il responsabile di cabina e un ragazzo furono portati a Cuenca in tutta fretta con un aereo della SAN, sopraggiunto nel frattempo, il sig. Cossu portò, ignaro della realtà, il corpo di sr. Maria verso l’ospedale.
“Procedevo a 20 o 30 all’ora per paura di farle ancora male, tra una buca e l’altra della strada bianca. A tutti sembrava che lei si muovesse, eravamo convinti che fosse ancora viva” – racconta il sig. Cossu - Non siamo riusciti a dirci una parola nei dieci minuti che ci separavano dall’ospedale; avevamo paura di svegliarla!”.
Adagiata su un tavolo dell’ospedale tutti furono invitati ad uscire dalla sala. Frattanto la gente di Sucùa iniziò a raccogliersi davanti all’ingresso dell’ospedale chiedendo notizie: “Vogliamo vederla! Vogliamo sapere come sta! Sr. Maria è anche nostra! Vogliamo vederla!”.
Il dott. Contreras mandò a chiamare il sig. Cossu informandolo del reale stato della situazione, “Cosimo è morta al momento della caduta dell’aereo. Non potevo dire niente!”. E così, il sig. Cossu, con la sofferenza nel cuore, uscì e guardando la gente di Sucùa diede la triste notizie della morte di sr. Maria Troncatti.
“Oggi a distanza di 43 anni, - conclude il sig. Cossu -  vederti salire sugli altari, il dolore si trasforma in consolazione, la tristezza in una santa e sana incontenibile allegria come incontenibile fu la prova di sofferenza e dolore che vissero le tue consorelle, i Salesiani e la gente di Sucùa e dell’intera Ispettoria”.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ecuador hanno attivato nel loro sito una sezione dedicata a sr. Maria Troncatti. Sullo stesso sito, sabato mattina 24 novembre alle ore 10:00 (GMT-5) sarà possibile seguire in diretta della beatificazione presieduta dal card. Angelo Amato, sdb, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

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