31 ottobre 2013

Dialogo interreligioso: messaggio per la festa indù del Deepavali

Città del Vaticano - La costruzione della pace passa attraverso la capacità di “favorire le relazioni umane con l’amicizia e la solidarietà”. Si intitola così il messaggio di augurio che il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso invia quest’anno agli “amici indù” per la festa di Deepavali che quest’anno cade il prossimo 3 novembre. E’ una delle più antiche e importanti feste celebrata in tutta l’India: in questo giorno vengono accese ovunque piccole lampade a olio, diyas, - davanti alle case, nelle strade, nei templi - per illuminare la notte. “Possa Dio, fonte di ogni luce e vita - scrivono il cardinale Jean Louis Tauran e mons. Miguel Ayuso Guixot -, illuminare le vostre vite e rendere più intense la vostra gioia e la vostra pace”. Nel delineare poi come cristiani e indù possono favorire le relazioni umane a beneficio di tutta l’umanità, i responsabili del dicastero vaticano aggiungono: “Le relazioni sono fondamentali per l’umana esistenza. La sicurezza e la pace nelle comunità locali, nazionali o internazionali sono in gran parte determinate dalla qualità del nostro interagire umano. L’esperienza insegna che, più approfondiamo le nostre relazioni, più siamo capaci di progredire nella collaborazione, nella costruzione della pace e nell’autentica solidarietà ed armonia. In breve, la capacità di favorire relazioni rispettose è la misura di un autentico progresso umano, ed è essenziale per promuovere la pace ed lo sviluppo integrale”.


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