19 settembre 2014

Anversa: due mostre celebrano la vicinanza delle religioni

A dieci giorni dalla chiusura del meeting internazionale sul dialogo tra religioni e culture, organizzato ad Anversa dalla comunità di Sant’Egidio, la città fiamminga il 19 settembre inaugura due grandi mostre che celebrano il dialogo e la convivenza tra le fedi monoteiste che ne hanno influenzato la storia e ne arricchiscono il presente.
«Luoghi sacri, Libri sacri» è il titolo che unisce i due itinerari culturali, proponendo ai visitatori una scoperta di ebraismo, cristianesimo e islam attraverso l’esperienze dei pellegrinaggi e i testi della rivelazione. Capolavori artistici e testimonianze storiche, esposti gli uni accanto agli altri come raramente accade, sono espressione di una ricerca di dialogo che appartiene ad Anversa. La città, sotto il dominio della Spagna cattolica, nel Seicento fu tra le più grandi d’Europa, porto aperto al resto del mondo. Già nel Cinquecento rifugio per molti ebrei perseguitati in Europa, oggi vede crescere anche la comunità islamica dei nuovi immigrati.
La mostra sui Luoghi sacri è allestita al MAS (Museum aan de Stroom). I pellegrinaggi hanno portato i fedeli delle tre religioni per secoli a Gerusalemme, Roma, la Mecca e non solo. Accanto a capolavori come la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio (proveniente dalla chiesa romana di Sant’Agostino) e prestiti dalla fabbrica di San Pietro che ricostruiscono la storia della basilica, si ammira Jérusalem, una delle opere più importanti di Marc Chagal, e alcune chiavi della Ka’ba, conservate al Topkapi, il palazzo dei sultani ad Istanbul. Pitture, mappe, oggetti rituali e modelli in scala riferiti ai tre diversi contesti religiosi arricchiscono la conoscenza dei pellegrinaggi, considerati nella loro dimensione di viaggio fisico e spirituale, percorso di andata e ritorno.
Ebraismo, cristianesimo e islam sono anche religioni del Libro. Anversa fu a lungo uno dei centri editoriali più importanti d’Europa dopo l’invenzione della stampa. Alcuni pezzi unici sono al centro della seconda mostra, dedicata ai testi sacri, presso la Biblioteca intitolata allo scrittore fiammingo Hendrik Conscience. Tra questi testi sono esposti la Bibbia d’Angiò (XIV secolo), custodita dall’Università di Lovanio; alcuni frammenti dei Rotoli del Mar Morto, provenienti da un museo parigino, nonché frammenti di un Corano dell’XI secolo (collezione belga).
Tanàkh per gli ebrei, Bibbia per i cristiani e Corano per i musulmani: hanno un valore centrale e fondamentale. In una prospettiva storica, la mostra mette in luce una tensione tra l’immutabile rivelazione divina e i significati che le persone le hanno attribuito nei secoli.
Le due mostre non costituiscono solo un percorso museale, ma offrono particolari forme di interazione con l’esperienza religiosa delle persone che vivono oggi la dimensione multireligiosa della città. «La pace è il futuro» titolava il meeting di Sant’Egidio, legato al centenario della prima guerra mondiale e dell’invasione tedesca del Belgio neutrale. Esponenti della cultura, della politica e delle religioni hanno sottoscritto un appello che nega la guerra santa, perché l’eliminazione dell’altro usando il nome di Dio è solo orrore e terrore. La costruzione della pace attraverso la conoscenza reciproca si arricchisce di due originali esperienze di bellezza.
La mostra dei Libri sacri sarà aperta fino al 21 dicembre, la mostra sui Luoghi sacri fino al 18 gennaio 2015. 

Francesco Pistocchini

Nessun commento:

Posta un commento