27 novembre 2014

Suor Lina PEGORARO

Carissime sorelle, il 30 ottobre 2014 nella casa “S. Maria D. Mazzarello” di Guanabacoa – Habana (Cuba) è stata chiamata alla casa del Padre la nostra cara sorella Suor Lina PEGORARO. Nata a Cassola (Vicenza) il 22 ottobre 1922. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1944. Appartenente all’Ispettoria Antillana “San Giuseppe”.
Suor Lina proviene da una famiglia formata da dieci figli dei quali lei era la più piccola. I genitori, dalle solide radici cristiane e con una fede profonda, le inculcarono soprattutto con l’esempio la frequenza ai Sacramenti e la preghiera del rosario pregato in famiglia. Visse l’infanzia in un ambiente di armonia e di pace, ricevendo ottime lezioni di vita che contribuirono alla sua formazione. La mamma la educava a soccorrere anche con denaro una famiglia povera e questa esperienza la aprì all’amore verso i più bisognosi. Nell’adolescenza amava ascoltare le prediche su San Antonio di Padova che poi raccontava in famiglia.
A Rosà, paese dove viveva la famiglia, durante le missioni predicate dai Francescani fu colpita da una frase del Vangelo e, guidata dal Sacerdote della sua parrocchia, capì che il Signore la voleva tutta sua. Si avvicinava la seconda guerra mondiale, ma Lina era sicura che Gesù l’avrebbe aiutata e, dopo aver superato alcune difficoltà familiari, il 27 maggio 1941 giunse a Torino. Nel forte distacco, la sostenne la grazia del Signore e l’aiuto di Maria Ausiliatrice che aveva imparato ad amare e ad invocare. Ad Arignano iniziò l’Aspirantato, il 31 gennaio 1942 il Postulanto e poi entrò nel Noviziato di Casanova dove emise i primi voti il 5 agosto 1944.
Dopo la professione rimase ad Arignano dove continuò gli studi e l’anno seguente giunse alla casa missionaria “Madre Mazzarello” di Torino. Era da poco finita la guerra e con le altre consorelle si dedicò alla pulizia e al riordino degli ambienti mentre cresceva in lei il desiderio di essere missionaria.
Il 3 dicembre 1946, insieme ad altre tre missionarie, partì per Cuba dove giunse a Granja Delfin il 30 dicembre, riconoscente al Signore e a Maria Ausiliatrice della loro protezione. Nel 1947 venne inviata a Moca, nella Repubblica Dominicana per una nuova fondazione. In seguito passò a Jarabacoa come assistente delle Aspiranti e insegnante nella scuola elementare. Nel 1954 ritornò a La Habana (Cuba) come assistente delle Aspiranti e Postulanti e nel 1957 fu nominata maestra delle novizie a Guanabacoa. L’8 aprile 1961, l’Ispettrice, Madre Ersilia Crugnola, la mandò a Roma per partecipare al corso per le maestre delle novizie ma presto ricevette la notizia del trionfo della rivoluzione castrista, con la conseguente chiusura delle case e l’esodo delle Suore. Ritornata nella Repubblica Dominicana continuò a Jarabacoa la missione come maestra delle novizie fino al 1972. Fu poi nominata segretaria ispettoriale e, nel 1980, ritornò a Cuba condividendo la vita e la missione delle tre comunità: Guanabacoa, Camagüey e La Víbora. Mise in comune i doni che Dio le aveva concesso per il servizio della comunità e della missione: animava l’oratorio, le celebrazioni liturgiche, visitava gli infermi, era catechista, insegnante di disegno, di musica e di italiano, assistente delle aspiranti e postulanti, di nuovo maestra delle novizie, delegata delle exallieve e dell’Associazione ADMA, direttrice e segretaria ispettoriale dal 1982 al 1991.
Nel 1998, nella visita di Giovanni Paolo II a Cuba, ebbe la gioia di rappresentare i religiosi missionari e rivolse un saluto al Papa. Nella visita di Benedetto XVI, nel 2012, ricevette dalle sue mani la S. Comunione.
Suor Lina aveva un temperamento allegro: era serena e semplice, il suo modo di essere rifletteva la bontà che conquista i cuori. Aveva lo sguardo limpido e trasparente, la sua presenza orientava al Signore. In un’occasione ebbe a dire: “Il nostro cammino è arduo e difficile a volte, ma la presenza di Gesù ci sostiene ogni giorno”. Era donna di fede, di profonda preghiera e di un’incondizionata dedizione al Signore. La esprimeva nel tratto amorevole con le sorelle, le bambine, i giovani, gli anziani e in particolare con i più bisognosi di aiuto materiale e spirituale. Si mostrava riconoscente per quanto riceveva da qualsiasi persona. Aveva un forte senso di appartenenza alla Chiesa e all’Istituto che esprimeva nell’ardore missionario e nell’impegno catechistico. Da alcuni anni era stata colpita dal cancro che poco a poco la consumò.
Cara suor Lina, grazie per la tua dedizione missionaria nelle Antille. Grazie per la tua capacità di ascolto, per la tua vicinanza solidale ai più poveri, per la fedeltà e la testimonianza che hanno lasciato un’impronta di santità. Chiediamo che la tua donazione sia feconda di vocazioni religiose e missionarie per la Chiesa e per l’Istituto.

L’Ispettrice
Suor Carmen M. Figueroa

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