27 novembre 2014

Suor Ottilia BAISTROCCHI

Carissime sorelle, una lunga vita fedele, eloquente e laboriosa è stata quella della nostra amata missionaria, che il Signore ha chiamato a sé il 3 novembre 2014 dall’Ospedale Italiano diretto dalle FMA di Damasco (Siria), Suor Ottilia BAISTROCCHI. Nata a Soragna (Parma) il 24 ottobre 1918. Professa a Bosto di Varese il 6 agosto 1945. Appartenente all’Ispettoria Medio Oriente “Gesù Adolescente”.
Il papà era muratore e la mamma lavorava qualche giorno in campagna per sostenere economicamente la numerosa famiglia. Educarono sette figli: tre maschi e quattro femmine. Frequentando l’oratorio salesiano, ha potuto conoscere più da vicino Mons. Guglielmo Galli, il confessore delle Suore, che la indirizzò alla vita consacrata salesiana e la seguì nei primi anni di vita religiosa. Nelle sue brevi memorie scrisse: «Mi trovavo a Milano per lavoro ed ebbi, dopo una confessione, la penitenza di andare all’oratorio. Mi accusai di disobbedienza la domenica seguente perché nuova nell’ambiente. Mi fu detto: “Vieni nel pomeriggio qui in chiesa e troverai una suora con le ragazze”. Così fu, e così iniziò la mia conoscenza delle FMA». Aveva 18 anni Ottilia quando chiese di entrare nell’Istituto ma il papà si oppose severamente alla sua scelta di farsi suora. Dovette aspettare il compimento dei 21 anni, allora l’età del diritto all’indipendenza, ed entrò a Milano in via Bonvesin de la Riva. Ritardò di tre anni la professione per motivi di salute e della guerra, causa di tante sofferenze fisiche e morali per molte comunità italiane.  
Il suo itinerario di missione e di dono instancabile fu il seguente: nel 1945 a S. Nazzano Valcamonica fu maestra di lavoro; nel 1946 commissioniera in Oneglia (Genova); l’anno dopo a Milano Via Tonale lavorò come sarta nella casa addetta ai Salesiani. Fu poi maestra di lavoro a Fenegrò. Nel 1949 venne inviata come missionaria in Egitto, dove fu insegnante di taglio e cucito e assistente ad Alessandria fino al 1954. In seguito fu a Heliopolis “Sacro Cuore”, come aiutante in sartoria; dal 1959 al 1968 al Cairo “Maria Ausiliatrice” come insegnante di cucito poi tornò a Heliopolis fino al 1974 e poi a Kahhale (Libano). Dal 1979 al 1985 fu direttrice della comunità di Betlemme poi passò di nuovo a Kahhale come insegnante di cucito. Dal 1994 si trovava all’Ospedale di Damasco come responsabile del laboratorio. Fino a quando le forze glielo permisero, si donò con la precisione e la tenacia di sempre. La sua gioia e la sua fede trasparivano ovunque e la sua amorevolezza era un dono per tutti.
Dieci anni prima della sua partenza per il Cielo si era espressa così: «Io sono già avanti nella terza età, mi sforzo per viverla in atteggiamento di fede e di riconoscenza al Signore per il dono della chiamata. Ammetto con realismo i miei limiti e accetto con pena, ma anche con pace di essere perdente, per vivere con più intimità con Gesù unico mio conforto. Lui conosce e agisce nella mia povertà e Maria è aiuto e compagna di viaggio. Sono contenta di impiegare le forze che ancora mi rimangono a beneficio della comunità e dell’opera. È un dono che ancora mi fa il Signore».
Dalla testimonianza della direttrice, suor Anna Maria Scarzello, scorgiamo la grandezza del suo animo assetato di Dio: «Sabato sera, festa di Tutti i Santi, suor Ottilia non stava bene. Il Direttore dell’Ospedale, Dr. Joseph Fares, ordinò gli esami e il ricovero immediato in cura intensiva. Suor Ottilia si mostrava serena e ha ricevuto con riconoscenza l'Unzione degli infermi esprimendo il suo unico desiderio "Che il Signore già mi prenda!”. Così si è spenta assistita dalle Sorelle dell’Ospedale e della vicina comunità-scuola di Damasco che l’accompagnavano con la preghiera. Erano le 11,30 del mattino del 3 novembre. La nostra suor Ottilia è ormai parte della numerosa schiera che loda il Signore per l’eternità». Siamole larghe nelle preghiere di suffragio.

L’Ispettrice
Suor Lina Abou Naoum

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