25 giugno 2015

Suor Antonija CVETKO

Carissime sorelle, la mattina del 20 giugno 2015 nella casa “S. Giuseppe” di Haledon, New Jersey (Stati Uniti), dopo un lungo cammino di sofferenza, si è spenta serenamente la nostra carissima sorella Suor Antonija CVETKO. Nata a Bucĕćovcik (Jugoslavia) il 20 aprile 1913. Professa a Conegliano Veneto il 5 agosto 1940. Appartenente all’Ispettoria Statunitense “S. Filippo Apostolo”.
Suor Antonija parlava poco di se stessa, tuttavia stralciando dalla sua breve autobiografia, sappiamo che nacque in una famiglia cristiana esemplare. I genitori si dedicavano alla formazione morale e spirituale dei loro tre figli di cui Antonija era la più giovane. L’unico fratello morì all’età di 13 anni lasciando le due sorelle che, amando ambedue la preghiera, strinsero fra loro un profondo legame spirituale. Suor Antonija descrive il papà uomo prudente, retto e deciso nel suo operare. La mamma era una donna di molta bontà e aveva a cuore la formazione spirituale delle figlie. Frequentava spesso con loro la parrocchia salesiana in un paese vicino soprattutto per la Confessione e le celebrazioni delle feste salesiane. A quel tempo, le FMA non erano ancora arrivate in Jugoslavia e i Salesiani mandavano le giovani che avevano vocazione a Nizza Monferrato. In quella parrocchia Antonija trovò una guida spirituale che l’aiutò nel discernimento vocazionale.  
Nel 1937 le FMA aprirono una casa in Jugoslavia e Antonija fu la prima aspirante. Dopo pochi mesi, fu mandata in Italia per il noviziato. Fece professione il 5 agosto 1940 e fu presto inviata alla casa “Immacolata Concezione” di Conegliano, ove rimase fino al 1948 compiendo con fedeltà il lavoro di guardarobiera e assistente dell’oratorio. Notando la sua maturità umana e spirituale, le superiore accettarono la sua domanda per le missioni. Fu destinata a Cuba ove lavorò con gioia e generosità nelle case di El Carmen e Camagüey come catechista e aiutante dell’oratorio fino al 1961.
Quando Fidel Castro divenne presidente di Cuba, suor Antonija, che aveva vissuto sotto il regime comunista nel suo paese, riconobbe subito i segni di un governo dittatoriale. Nel maggio del 1961 una novantina di FMA, fra cui anche suor Antonija, abbandonarono case e scuole e raggiunsero gli Stati Uniti. In poco tempo un buon numero di FMA furono accolte nelle case dell’Ispettoria, altre vennero mandate in paesi del Centro America e nel Cile. Suor Antonija rimase negli Stati Uniti nella casa “S. Cuore” di Ipswitch, dove i Salesiani avevano l’aspirantato. Qui per undici anni fu cuoca e sacrestana. Dal 1972 al 1987 lavorò nelle case “Maria Ausiliatrice” di North Haledon e “S. Rosario” in Port Chester sempre come cuciniera. Nel 1988 fu trasferita definitivamente nella casa ispettoriale “S. Giuseppe” di Haledon, ove continuò a dare il suo contributo in cucina fino a quando le forze glielo permisero.
Suor Antonija aveva una pietà profonda e semplice, nutrita di fede, di attenzione preveniente verso le sorelle, di obbedienza nel compimento della volontà di Dio. Aveva un amore filiale per l’Ausiliatrice e riponeva in lei ogni preoccupazione. Le sue caratteristiche virtù furono l’umiltà e la semplicità. Queste le erano quasi connaturali e la rendevano attraente e simpatica. Era calma nel lavoro, ma sbrigava tutto con puntualità e senso di responsabilità. In comunità era un elemento sereno e gioioso: contribuiva attivamente agli incontri comunitari e alle feste liturgiche suonando la fisarmonica e regalando immancabilmente un canto in lingua slava. Quando le si chiedeva un favore, era sollecita nel dare subito l’aiuto richiesto. Le sorelle che l’hanno conosciuta serbano in cuore la sua delicatezza d’animo e il profondo spirito di fede.  
Nel settembre del 2006 fu colta improvvisamente da paralisi. Sembrava che il Signore sarebbe venuto presto a prenderla con sé, ma suor Antonija superò la prova e fu dimessa dall’ospedale, ma era bisognosa di tutto. Accettò questa nuova espressione della volontà di Dio con pace, anche se non le mancarono momenti di lotta e di ansietà. Era riconoscente verso le infermiere e le sorelle che la visitavano e chiedeva che le si cantassero lodi mariane e, quando poteva, univa la sua voce al coro.
Durante le lunghe giornate di solitudine e immobilità, trovava conforto nell’Eucarestia, che seguiva attraverso la televisione, e nella recita del S. Rosario. Il Signore visitò la sua sposa fedele il 20 giugno e la trovò pronta per il paradiso. Carissima suor Antonija, sei stata una FMA felice e trasparente, ora ottienici da Gesù vocazioni capaci come te di donazione generosa.

L’Ispettrice
Suor Karen Dunn