5 ottobre 2015

Isole Salomone


Non c’è pace tra gli ulivi!
Prima abbiamo avuto l’invasione delle lumache, poi è arrivato un ciclone totalmente fuori stagione che ci ha immersi nell’acqua per tre settimane ed ora abbiamo El Nino che ci sta sferzando con un vento che prosciuga tutte le riserve d’acqua!!!
I contadini sono quelli che soffrono di più a causa di tutte queste calamità naturali. Le lumache, proverbialmente lente, nel giro di una notte sono capaci di mangiarsi interi orti. Siccome questa bestiolina ha già creato grossi problemi in altre Nazioni, gli scienziati hanno creato una sorta di disinfestante, piuttosto efficace e non nocivo per le altre specie animali, che il Governo sta distribuendo gratuitamente per ridurre e controllarne il numero.
Anche noi lo stiamo usando perché il nostro compound stava diventando un deserto ancora prima dell’arrivo di El Nino! Persino gli ibiscus erano rimasti senza foglie, come i vostri alberi d’inverno. Ora la vegetazione è tornata quasi allo stato estivo ed i fiori stanno facendo capolino un po’ dappertutto.
Mi ricordo che quando ero in noviziato, la suora che si occupava dell’orto faceva battaglia contro le lumache, che le mangiavano tutta l’insalata e noi novizie le dicevamo che no, povere lumachine, sono così carine ed innocue.....ora sono perfettamente in sintonia con lei!
Dopo le lumache il ciclone! “Ma non è stagione”, dicevamo noi, “senz’altro sarà debolino!”
Ci sbagliavamo. Ci ha tenuti inchiodati in casa per tre settimane.....ed ancora gli orti ne hanno sofferto, ma ‘sta volta il Governo non aveva nessun antidoto.
Fortunatamente non ci sono state esondazioni, perché i disastri dell’anno scorso hanno allargato così tanto i letti dei fiumi che in questo modo hanno saputo contenere la massa d’acqua del ciclone.
C’era talmente tanta umidità che non sapevamo più dove stendere il bucato perché non si asciugava mai. Le ragazze appendevano la loro biancheria su fili tirati nelle loro camere perché stenderli fuori, sotto la tettoia, era inutile. Gli studenti non hanno potuto tornare ai loro villaggi per il mese di pausa a giugno perché il mare era troppo pericoloso. Persino nei negozi stavano cominciando a scarseggiare i prodotti, le navi cargo non potevano arrivare fino a noi.
Nonostante questo tempaccio, le signore della nostra scuola erano presenti e puntuali ogni giorno, bagnate fradice, ma contente di cominciare un’altra giornata di studio per imparare tante cose utili per la loro vita.
Ed ora che cominciavamo a respirare un po’ ed a rientrare nella normalità....arriva El Nino!!! Questo ragazzino dispettoso, che in alcuni posti causa forti alluvioni, in altri provoca devastanti siccità. A noi sta toccando quest’ultima!
Ed ancora una volta i nostri poveri contadini piangono! Il problema è che qui sono tutti contadini e tutti vivono sostanzialmente di prodotti dell’orto, che richiedono tant’acqua. Ed ancora una volta il Governo non ha antidoti!
Mattina e sera, con le ragazze armate di secchi d’acqua, andiamo per tutto il compound ad innaffiare le nostre povere piante e fiori, mentre l’erba è ormai tutta gialla. Il vento non molla un istante durante il giorno, si calma solo di notte. Non è un vento caldo, anzi posso dire che è piacevole, ma asciuga tutto, anche gli occhi! Infatti c’è un incremento di congiuntiviti per la città, che è più polverosa rispetto ai villaggi, circondati dalla foresta. Gli esperti dicono che durerà fino a dicembre … non oso immaginare come saremo ridotti per allora! Per fortuna le riserve d’acqua sotterranee sono piuttosto ricche per cui non dovremmo restare senza.
Il problema è che per bere e cucinare usiamo l’acqua piovana e le taniche stanno diventando sempre più leggere.
Ma la vita continua.
Ad agosto abbiamo festeggiato i 200 anni dalla nascita di Don Bosco assieme alle due scuole dei nostri confratelli Salesiani. Tre giorni di giochi, danze, gare, canti e musica, in perfetto stile Salesiano.
Noi suore, con le signore della scuola, abbiamo preparato la torta di compleanno a forma di 200. Praticamente erano tre torte: una a forma di numero due e due a forma di zero. Sono rimasti tutti a bocca aperta... anche perché volevano mangiarsela subito!!! Abbiamo poi messo insieme i due gruppi, quello delle ragazze dell’ostello e delle signore della scuola ed abbiamo imparato una danza da presentare con la torta … un altro successone!
E’ così bello lavorare con queste giovani donne, veder crescere pian piano la fiducia in se stesse. Le studentesse hanno tutte raggiunto i massimi voti nelle pagelle di metà anno scolastico e tutte hanno intenzione di terminarlo mantenendo lo stesso livello!
Il secondo gruppo delle signore del nostro corso di economia domestica è eccezionale. Molto attivo e brillante, imparano velocemente, tanto che le insegnanti quasi non riescono a mantenere il passo! Tutte hanno bene in mente cosa fare alla fine del semestre e la maggior parte di loro ha già acquistato una macchina da cucire, generalmente di seconda mano, ma sono anche brave nello scovare macchine da cucire abbandonate negli angoli delle case di amiche o parenti e se le fanno dare. Poi le portano qui da noi per rimetterle in funzione (ormai sono diventata anche un’esperta in macchine da cucire, riesco a ripararle in un batter d’occhio ... i missionari devono proprio sapersi ingegnare in tutto!). Qui si usano le macchine da cucire a manovella perché pochi hanno la corrente elettrica in casa, anche se vivono in città, perché è troppo cara e non se la possono permettere.
Quest’anno abbiamo avuto due studentesse speciali: due suore anglicane che lavorano in un Centro di recupero per le donne che subiscono violenza domestica. Quando finiranno il nostro corso, ritorneranno al Centro per insegnare taglio e cucito a queste signore come terapia di recupero ed anche per dare loro la possibilità, una volta rientrate nella normalità, di guadagnarsi da vivere facendo lavori di cucito. In questo modo anche noi partecipiamo a questa opera ed allarghiamo sempre più le nostre amicizie e la possibilità di collaborare allo sviluppo di questa società.
Concludo con un aneddoto. Per fare felici le ragazze, quando ricevo qualche piccola donazione, come per esempio braccialettini o peluches o medagliette o immaginette sacre (qui ne vanno matti), li metto la sera, dopo che sono andate a letto, nei loro armadietti personali dove tengono i libri di scuola. Al mattino potete immaginare il corri-corri quando la prima scopre la sorpresa! Una volta una ragazza era così eccitata che invece di aprire il suo armadietto ha aperto quello accanto, dove la sua compagna aveva già preso la sorpresa ed è rimasta male perché pensava di non avere niente ... subito la sua amica le ha aperto il suo armadietto e preso il dono, correndo per tutto il refettorio inseguita dalla proprietaria tra le risate di tutte!
Una sciocchezza, ma aiuta a creare l’atmosfera semplice e familiare che rende il nostro piccolo ostello speciale ed apprezzato dalle ragazze e dalle loro famiglie.
Auguro anche a voi di creare un ambiente semplice nelle vostre famiglie e nei luoghi dove spendete le vostre giornate, per diffondere sorrisi in un mondo che troppo spesso piange, per vedere gli altri come compagni di viaggio e non come intrusi, per sentirsi più sereni di fronte alle inevitabili difficoltà che si presentano sul nostro cammino.
Buona ripresa delle attività a tutti.

Sr Anna Maria Gervasoni