1 ottobre 2015

Suor Anna CROCI

Carissime sorelle, il 13 settembre 2015, nella Clinica “SaludCoop” di Medellín (Colombia), il Signore ha chiamato a sé la nostra cara Suor Anna CROCI. Nata a Orsenigo (Como) il 6 dicembre 1922. Professa a Contra di Misaglia (Lecco) il 6 agosto 1947. Appartenente all’Ispettoria Colombiana “Maria Mazzarello” – Medellín.
«Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano, dicano sempre “il Signore è grande” quelli che bramano la tua salvezza». Le parole del Salmo 39 riflettono bene la realtà che oggi vive la nostra cara suor Anita, che cercò sempre il Signore e ora gioisce con Lui eternamente.
Suor Anna, nacque in una famiglia composta da nove figli. Il padre, di forte tempra fisica e spirituale, uomo onesto e lavoratore instancabile, si dedicava all’agricoltura. Da lui Anna ereditò l’amore al lavoro, la rettitudine e l’onestà che sempre l’hanno caratterizzata.  
Dopo la scuola elementare, per aiutare economicamente la famiglia, lavorò come filatrice in una fabbrica di seta. In un incontro formativo promosso dalle Suore Sacramentine, le domandarono se voleva essere religiosa, ma lei non seppe cosa rispondere. A 22 anni sentì una voce che la invitava a farsi religiosa. Si mise in contatto con una cugina che voleva essere FMA e insieme si presentarono alla casa di Varese, parlarono con la direttrice e vennero accolte in Aspirantato. Iniziò il Postulato a Bosto di Varese e, dopo il periodo di Noviziato a Contra di Missaglia, fece professione.
Trascorse un anno a Torino nella casa “Madre Mazzarello” e l’anno seguente partì per la Colombia come missionaria. Le fu proposto di studiare, ma lei preferì il lavoro; si sentiva infatti inclinata a svolgere compiti amministrativi. Nel noviziato di Acevedo per i primi anni fu cuoca e poi si preparò a svolgere il compito di economa. Lavorò poi ad Acevedo “Laura Vicuña”, La Ceja, Santa Marta e in varie case di Medellín. Era molto intelligente, precisa, retta e responsabile. Si distinse soprattutto nella gestione della contabilità della Rivista “Primavera mundo Joven” della quale fu incaricata per parecchi anni dando testimonianza della sua abilità gestionale.
I 67 anni (1948 -2015) di missione in Colombia furono una scuola di saggezza e di sacrificio, e al tempo stesso una testimonianza di dedizione generosa, senso di appartenenza e amore concreto ai poveri. Una delle sue più grandi preoccupazioni fu quella che tutti avessero una casetta propria e fece di tutto perché potessero averla. Molte persone divennero suoi benefattori, soprattutto i membri della sua famiglia che diedero il loro contributo economico a favore dei poveri. Suor Anna era retta e trasparente, austera e amante della povertà, rendeva conto con responsabilità della gestione del denaro. Per sé c’era solo il necessario. Era una missionaria instancabile e generosa, totalmente donata al bene degli altri fino alla fine della vita. Non si riservava nulla per sé, perché la sua gioia consisteva nel testimoniare l’amore di quel Dio che ci ama senza limiti.
Le consorelle valorizzano molto la ricchezza umana e spirituale di suor Anita, il suo amore alla Madonna, la fiducia filiale, il rispetto verso le superiore e la tenerezza dimostrata verso le consorelle ammalate. Amava i suoi parenti e li seguiva con la preghiera e il consiglio opportuno.
Negli ultimi anni della vita la vedevamo sempre con la corona del Rosario tra le mani. Soprattutto nei momenti di maggior sofferenza, a causa della malattia, chiedeva di venire accompagnata alla Cappella per partecipare alla celebrazione dell’Eucaristia. In Gesù trovava serenità nei momenti più dolorosi.
Grazie, cara suor Anita, non ti dimenticheremo mai! La tua testimonianza di fedeltà sarà luce sul nostro cammino di risposta alla chiamata di Dio. Grazie per la tua vita tutta donata con tanto amore alla comunità e ai poveri. Grazie perché ci hai insegnato che le opere parlano più delle parole e che l’essenziale è l’essere più che il fare. È vero che avevi paura della morte, ma desideravi con gioia il Cielo e inaspettatamente sei entrata nella pace del tuo Signore, pienezza di vita e di gioia senza fine. Riposa in pace e intercedi presso il Padre per la Chiesa e per l’Istituto numerose vocazioni autentiche missionarie come lo fosti tu.

L’Ispettrice
Suor Ana Dolores Rangel Ferreira